Il 13 febbraio 2020 presso il Politecnico di Torino al Castello del Valentino (Viale Mattioli 39) e il 14 febbraio 2020 nella sala seminari della Fondazione Firpo (Piazza Carlo Alberto 3), si svolgeranno i lavori del convegno “I Cistercensi Foglianti in Piemonte, tra chiostro e corte (XVI-XIX secolo).
L’incontro fa parte del ciclo “Passaggi a Nord Ovest. Riflessioni sugli spazi piemontesi dall’Antichità al Novecento” coordinato da Vincenzo Ferrone e Claudio Rosso in collaborazione con Paola Bianchi e Paolo Cozzo.
Il convegno intende far luce sulle vicende storico-religiose della Congregazione dei Cistercensi Foglianti, presente nei territori dell’antico ducato di Savoia con ben 15 monasteri, al di qua e al di là delle Alpi.
I Foglianti erano stati fondati da Jean de la Barrière, riformatore dell’ordine Cistercense, nella seconda metà del Cinquecento. In Italia i Foglianti furono meglio noti come Riformati di San Bernardo o Bernardoni. S’insediarono per volere di Carlo Emanuele I di Savoia nei territori sabaudi sul finire del XVI secolo ed ebbero una rapida diffusione, rappresentando una significativa presenza monastica nel Piemonte dell’età moderna. Vennero soppressi dai Francesi, come tutti i Regolari, nel 1802, e mai più ricostituiti.
Ad oggi mancano ricerche e pubblicazioni che c’informino sulle vicende di questa Congregazione monastica, cosi legata a Casa Savoia, per due secoli fiorente ed operante in Piemonte e in Savoia. I Riformati di San Bernardo erano presenti, tra l’altro, a Staffarda, alla Consolata di Torino, al santuario di Vicoforte Mondovì, a Pinerolo, ad Asti, alla Novalesa, a Vercelli, a Testona, ad Abondance in Savoia. Annoverarono, tra le loro fila, personalità quali il cardinale Giovanni Bona, monregalese, insigne teologo, mons. Giuseppe Morozzo zelante vescovo di Saluzzo, padre Filippo Malabayla importante storiografo sabaudo.
PROGRAMMA
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